Tutti aspettano di ritornare a scuola a settembre. I ragazzi, le famiglie, i nonni, gli insegnanti.
Le scuole si stanno organizzando per garantire il distanziamento, la sicurezza di tutti gli occupanti. Si stanno comprando arredi nuovi, riorganizzando gli spazi comuni, i laboratori, le palestre. Si stanno studiando le soluzioni migliori per garantire il massimo della sicurezza.
Purtroppo c’è il rischio concreto che tutto questo impegno possa essere vano. Almeno presso la scuola di Piazza Cesari. Istituto Comprensivo Polo Uno. Una scuola con tanto spazio, proprio lo spazio vitale per svolgere in sicurezza le varie attività.
I lavori di ristrutturazione sono desolatamente fermi da troppo tempo. Ben oltre il tempo definito in fase di appalto. I lavori di ristrutturazione per un importo di circa un milione di euro sono fermi da fine 2019. Sono passati 7 mesi e non si sa nulla della ripresa. Abbiamo sollecitato l’Amministrazione comunale, il Sindaco , l’Assessore ai LLPP già dopo il lockdown a fare di tutto per riprendere i lavori. Mai una risposta. Il tempo per completare l’intervento c’era tutto. Ora il rischio concreto è quello di avere una scuola disponibile per metà degli spazi. Un paradosso. Una stortura. Ci chiediamo quali siano i problemi. Gli ostacoli che hanno determinato tutto questo. Di chi le responsabilità? Perché certo che possono essere definite le responsabilità. Le famiglie, i ragazzi, il personale della scuola hanno bisogno di sapere.
Si parla dell’importanza della cultura, dell’istruzione, della sensibilità verso i ragazzi, verso la scuola, ma tra dire e il fare c’è di mezzo il fare. Ora, come non mai, è il tempo del fare.
Andrea Coccioli
Italia Viva Galatina