25 maggio 2021 – Alcune delle dichiarazioni riguardanti lo stabilimento Colacem di Galatina, apparse nei giorni scorsi sui media pugliesi, richiedono chiarimenti puntuali, così da evitare confusione e strumentalizzazioni. 

La qualità dell’impianto salentino è un dato di fatto e non può essere messo in discussione. Solo a titolo di esempio si riportano le dichiarazioni di donne e uomini delle istituzioni, rappresentanti del territorio e delle associazioni di categoria che, insieme ad oltre 2.700 cittadini, hanno visitato lo stabilimento durante l’ultimo “porte aperte”. 

Link al video youtube: https://youtu.be/tehs8bxoFws

Colacem Galatina rispetta in modo rigoroso la legge e le prescrizioni delle Autorità Pubbliche, come accertato quotidianamente dagli Enti di Controllo. Chi cita l’Agenzia Europea per l’Ambiente e il suo progetto sperimentale del 2011 per tentare di screditarlo commette un grossolano errore: il cosiddetto danno ambientale è riferito prevalentemente alle emissioni di CO2, cioè quel gas serra la cui riduzione è oggetto delle politiche mondiali per il bene del pianeta, ma innocuo per la salute umana! L’Europa ha l’obiettivo di diminuire la CO2 del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Il settore del cemento coerentemente sta facendo la sua parte. 

Lo stabilimento di Galatina è stato recentemente oggetto di investimenti per 6 milioni di euro: 5° stadio della torre di preriscaldo che permette minori consumi di combustibile, quindi meno emissioni, nuovo filtro a maniche che si unisce a quello elettrostatico per migliorarne la già ottima efficienza (solo con quest’ultimo le emissioni di polveri sono 10 volte più basse dello stringente limite di legge) e copertura del carbonile. Investimenti indicati anche nelle prescrizioni dell’ultima AIA.

Per quanto concerne i temi sollevati da alcuni media locali, occorre ristabilire logica e verità.

La consulenza tecnica d’ufficio resa nel procedimento avanti al TAR di Lecce non demolisce affatto il provvedimento della Provincia. In numerosi passaggi viene evidenziato come la conduzione dell’impianto abbia sempre rispettato i limiti delle emissioni con le performance sopra indicate. Attesta inoltre la corretta applicazione di tutte le BAT (migliori tecniche disponibili) di settore come previsto dalla normativa. La  consulenza contiene anche considerazioni e valutazioni in merito ad aspetti che meriterebbero degli approfondimenti. Si tratta di questioni di natura formale ed in parte legati a dibattiti e disquisizioni giuridico-dottrinarie su alcuni temi che hanno in realtà ricadute sostanziali minimali. L’azienda ha depositato in merito a tali limitati aspetti, delle corpose ed articolate memorie a firma di qualificati e stimati consulenti esponendo le proprie controdeduzioni, pienamente convinta che vi sia alcun elemento che possa compromettere l’attuale Autorizzazione. 

L’azienda ha colto che il tema di maggior preoccupazione per le comunità è rappresentato dagli aspetti sanitari e quindi ha ritenuto di aderire alla sollecitazione del CTU, integrando l’istruttoria con uno studio di valutazione di impatto sanitario. 

Lo stabilimento Colacem di Galatina è tra i più avanzati a livello europeo. L’ambiente è una cosa seria, il lavoro pure e l’unica soluzione è tenerli entrambi insieme.

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