Come una brutta infezione su di una ferita aperta, il business della sanità privata cresce purulento dai tagli fatti alla sanità pubblica.
“Sono 2.839 le imprese attive nel settore della «sanità e assistenza sociale» in Puglia. Negli ultimi dieci anni sono aumentate di 1.114 unità, pari al 65 per cento (ce ne erano 1.725 a fine 2010).. In particolare, 921 hanno sede in provincia di Bari ; 207 in quella di Barletta-Andria-Trani ; 295 in quella di Brindisi ; 361 in quella di Foggia ; 678 in quella di Lecce e 371 in quella di Taranto” (FONTE: uno studio condotto da Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio economico Aforisma)
Eppure questa pandemia ci ha dimostrato come quei paesi che danno più peso ai bisogni della collettività abbiano saputo fronteggiare meglio la crisi…ma siamo in un paese Capitalista e la natura parassitica della classe padronale non conosce né limiti né vergogna.
Questi imprenditori si sfregano le zampe dinanzi ai problemi del popolo lavoratore e lanciano l’ordine:
⦁ La sanità pubblica deve essere sabotata così che quella privata possa portare tanti soldi in casse padronali. –
la politica borghese, asservita a tali personaggi ed a tali logiche, ubbidisce.
Per noi comunisti tutta i servizi e tutte le produzioni che hanno a che fare con la sanità, dagli ospedali alle industrie farmaceutiche, dovrebbero essere pubbliche e non fonti di arricchimento per pochissimi.