Anche la Base aerea di Galatina, sede del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli, ha ricordato, nel pieno rispetto delle misure precauzionali imposte dall’emergenza sanitaria, la ricorrenza della Beata Vergine di Loreto, Patrona dell’Arma Azzurra.
Alla presenza di una ridotta rappresentanza del personale militare e civile dell’aeroporto, il colonnello Filippo Nannelli, Comandante del 61° Stormo, ha evidenziato che “in questo momento di crisi e smarrimento, la Madonna di Loreto deve essere fonte di ispirazione e coraggio per continuare a svolgere il nostro lavoro quotidiano come sempre abbiamo fatto, con decisione, impegno, professionalità ed entusiasmo. Il modo migliore per onorare e ricordare la nostra Patrona – ha proseguito – è quello di continuare ad essere persone responsabili. Questo significa che ciascuno di noi, singolarmente, come uomini e donne della Forza Armata, ha il dovere di essere esempio e riferimento di comportamento e di rispetto delle norme sul lavoro, in famiglia e verso l’esterno”.
Il 61° Stormo, scuola di volo internazionale dell’A.M., ha festeggiato da pochi giorni i 25 anni dalla costituzione. L’aeroporto militare di Galatina nasce in realtà, come “Campo di Fortuna”, nel 1931. Già dal ‘46 la base è utilizzata come scuola di volo ma solo dal 1° dicembre del 1995 assume il nome e la configurazione organica di Stormo, attingendo il numero “61” dalla precedente Brigata Aerea. Nell’ultimo quarto di secolo il reparto salentino è stato attraversato da un inarrestabile processo di crescita e cambiamento in chiave moderna e internazionale che l’ha portato ad essere un punto di riferimento mondiale nel campo della formazione al volo. Una trasformazione che da un lato ha riguardato i sistemi in dotazione, sempre più tecnologicamente avanzati, dall’altro ha toccato la stessa mission assegnata al Reparto, che ha spostato il suo baricentro verso l’addestramento dei piloti destinati alle linee “fighter”. Nell’ambito del processo di continua innovazione del 61° Stormo, vi è l’ormai prossima introduzione dell’M-345 HET – High Efficiency Trainer, un altro velivolo di produzione totalmente italiana destinato a sostituire gradualmente la flotta di MB339 (nelle due versioni attualmente utilizzate), nelle fasi II e III dell’iter di formazione del pilota militare.
Cenni Storici sulla Madonna di Loreto
La solennità mariana si ricollega alla tradizione secondo la quale il sacello, venerato a Loreto, sia la camera nella quale nacque Maria a Nazareth, in Galilea, dove fu educata e dove ricevette l’annuncio angelico. La Casa di Nazareth era stata trasformata in chiesa sin dai tempo apostolici. Costituita da soli tre muri, essa era posta all’apertura di una grotta scavata nella roccia, custodita oggi nella Basilica dell’Annunciazione dell’omonima città della Galilea.
La leggenda narra che la “Santa Casa” nella quale nacque Maria a Nazareth, conservata nella Basilica della Madonna di Loreto, sia stata trasportata per mare su navi crociate per “mano degli angeli”. Questo piccolo santuario biblico, caduto in mano dei musulmani, venne salvato e traslato prima a Trsat, nell’odierna Croazia, nel 1291, poi ad Ancona nel 1293, dove ci restò per nove mesi, dopodiché gli angeli la risollevarono per posarla nei pressi di Recanati ed infine a Loreto nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294.
Nel 1920 il fenomeno dell’aviazione, rimasto per tempo limitato e riservato ad un numero relativamente piccolo di appassionati, conquistati dall’aspetto ardimentoso del volo umano, aveva conosciuto un grande incremento, specialmente durante il tragico periodo del primo conflitto mondiale. Si attivarono concretamente iniziative per assicurare che questa nuova forma di mobilità avesse un suo celeste patrono. La devota tradizione lauretana appariva particolarmente adatta, e orientava la scelta verso la Madonna di Loreto.
La convinzione di questa miracolosa traslazione “volante” spinse Papa Benedetto XV, accogliendo i desideri dei piloti della 1ª Guerra Mondiale, a nominare con il Breve Pontificio del 24 marzo 1920, la Beata Vergine di Loreto “Patrona degli Aeronauti”. La protezione di Maria, pertanto, non si limita al trasporto aereo operato dalle Forze Armate, ma si riferisce ad ogni persona che viaggia e a quanti, nei velivoli stessi o nei servizi di terra, sono responsabili della sicurezza e della tranquillità di coloro che sono trasportati.