Arresti in seguito alle investigazioni sul rapporto corruttivo tra la dirigente amministrativa ufficio protesi ASL ed alcuni imprenditori attivi nel settore del commercio di ausili protesici sia ortopedici che audiometrici, basato sullo scambio di denaro contante ed altre regalie.
IL COMMENTO DEL PARTITO:
L’Italia, nonostante abbia ancora un servizio di sanità nazionale, è preda di un sistema economico e sociale che mette un prezzo su ogni cosa, e nell’attesa di completare il processo di privatizzazione della salute, non si fa scrupoli a guadagnare attraverso la produzione privata di protesi, DPI, macchinari sanitari e medicinali.
Così restiamo col segreto di Pulcinella: tutti sanno che una società con questo obiettivo (il profitto privato) crea sistematicamente corruzione, ingiustizie, inefficienza, ma dobbiamo aspettare sempre l’ennesimo scandalo per fare la scoperta dell’acqua calda.
Noi comunisti diciamo che non basta avere la sanità pubblica (e difenderla), serve togliere agli affaristi la “libertà” di guadagnare sulle sofferenze della popolazione. La produzione di protesi, dpi, macchinari sanitari ed anche di medicinali deve essere statale, deve servire i bisogni della collettività, non la voglia di guadagno di pochi. Questa grande spinta verso la produzione statale significherebbe anche lavoro sicuro e dignitoso per tanti che ora versano in condizioni di estrema difficoltà economica, disoccupazione e sfruttamento.
La scelta è semplice: il diritto alla salute, al lavoro ed alla vita per la maggioranza della popolazione, oppure la “libertà” per pochi imprenditori di arricchirsi sulle spalle e sulle disgrazie dei lavoratori…come disse Friedrich Engels: “La società borghese si trova ad un bivio, o la transizione al socialismo o la regressione alla barbarie.”