Case Magno, ancora tutto uguale: pericolo calcinacci e ringhiere dei balconi arrugginite.
L’edilizia popolare dovrebbe essere una delle priorità di un Paese ed invece i vari personaggi
della politica locale si presentano solo per fare promesse elettorali, poi spariscono.
Questa politica serva dei ricchi, dei padroni, può essere spodestata solo dalla classe
lavoratrice unita ed organizzata.
Il Partito Comunista ha denunciato diverse volte a livello locale la situazione in cui versano i
quartieri dedicati alle fasce sociali meno abbienti e ci teniamo a riproporre, come abbiamo
fatto a livello nazionale, un grande piano di costruzione e ristrutturazione delle strutture
pubbliche, siano esse strutture abitative, sanitarie, sportive, scolastiche ed universitarie.
Ciò dovrebbe essere gestito da enti pubblici senza la malsana politica degli appalti, senza
continuare a svuotare le casse pubbliche dentro quelle private.
Parliamo di combattere le piaghe della disoccupazione, delle mafie, dello sfruttamento, del
degrado, dell’abbandono delle strutture pubbliche, della crisi abitativa, tutto in un’unica
mossa, impedendo l’affarismo che vede i proprietari di aziende private arricchirsi sulle spalle
degli operai, operai che col nostro sistema sarebbero invece dipendenti pubblici.